Un vecchio PC adibito a server domestico (Pentium IV, 2HD SATA, niente monitor), come quello che ospitava questo blog fino al mese scorso, consuma fra i 120 e i 200 Wh che, in modalità 7×24, corrisponde ad una media di 1.200 KWh l’anno. Visto il numero di pagviews totalizzate da questo blog, il KWh per pagina era davvero insostenibile.
Così ho deciso di sostituire il tutto con un PlugPC: un server a basso consumo (circa 7Wh), costituito da un’unica scheda con processore e memoria integrati delle dimensioni di un alimentatore di corrente.
Il PlugPC in questione è lo SheevaPlug Development Kit, dotato di un processpre ARM da 1.2GHz, 512 MB di ram e 512 MB di memoria flash, una porta MMC e una USB 2.0 (cui ho attaccato una memoria flash aggiuntiva da 8 GB).
La memoria esterna ospita una distribuzione Linux Debian, compilata per ARM, su cui gira il classico stack LAMP e la piattaforma WordPress su cui si basa il blog.
L’acquisto risale in realtà a più di un anno fa. La prima sperimentazione era stata disastrosa in quanto, dopo un paio di mesi di uso continuativo, lo SheevaPlug aveva smesso di funzionare improvvisamente. Un paio di mesi fa ho rispolverato la scatola e, scaduta la garanzia di un anno, ho smontato tutto scoprendo che il circuito di alimentazione aveva un condensatore bruciato. Con l’aiuto di un saldatore e un paio di indicazioni rinvenute su internet ho sostituito la circuiteria rotta con un alimentatore esterno e ho rimesso in funzione il tutto.
Il vecchio server fungeva anche da storage server con due dischi in configurazione RAID1. Per completare la sostituzione ho affiancato al PlugPC un NAS da 2TB (4TB in configurazione RAID1) che ha un consumo medio di circa 14Wh. Il NAS incorpora le funzioni di client torrent, iTunes server (per la condivisione della library musicale), DLNA server (per lo streaming di musica, foto e video), supporto per time machine (e altre utility di backup), ecc.
Complessivamente, con la dismissione del vecchio server, ho ridotto il consumo medio annuo di energia elettrica da 1.200 KWh a meno di 200 KWh, riducendo complessivamente l’ingombro fisico e le spese di elettricità. Infatti con un costo di circa 0,22 euro/KWh (quota energia + imposte) in un anno il risparmio stimato ammonta a più di 220 euro. Inoltre, riducendo i consumi, ho contribuito a ridurre le emissioni di CO2 di quasi 500g per anno.
Per contro le prestazioni si sono parzialmente ridotte, sopratutto a causa delle scarse dotazioni di RAM. Il calo di performance è comunque in proporzione decisamente inferiore rispetto alla riduzione dei consumi energetici e quindi, in ogni caso, il bilancio è a favore della ecosostenibilità del blog.