Hello WORLD 2.0!

caccio.idic.caos.it A distanza di 8 anni dalla conclusione dell’esperienza di caccio.idic.caos.it torno a gestire una mia presenza personale in rete. In questi anni si sono susseguiti (inseguiti) tecnologie e cicli economici che hanno contribuito a sviluppare, innovare e stravolgere la rete e il ruolo che questa ha nella vita quotidiana. Nonostante le tumultuose vicissitudini del settore e nonstante io abbia continuato (non solo per ragioni professionali) a seguirne gli sviluppi sia tecnologici che sociali, non ho più sentito la necessità di una presenza personale in rete. Ciò che mi spinge oggi ad intraprendere questa avventura è la consapevolezza (o la convizione) che una nuova modalità (2.0) di concepire la rete si stia affermando e la volontà di prendere parte a tale fenomeno.

Non si tratta di una trasformazione netta, definita e per-ordinata, quanto piuttosto della convergenza di diversi processi co-evolutivi sia di carattere sociale che tecnologico.

Navigare vs Partecipare

Se l’affermarsi e il proliferare del “sito internet” inteso come vetrina istituzionale o commerciale ha da un lato aperto la strada per la fornitura di servizi on-line su ampia scala, esso ha anche contribuito a soffocare l’attenzione verso strumenti più collaborativi (i.e. Usenet) che meglio sfruttano la natura bidirezionale e “democratica” di Internet. La possibilità di ciascuno di emanciparsi dal ruolo di semplice fruitore (spettatore) e contribuire attivamente alla crescita della rete ha trovato altre espressioni: dalla collaborazione a progetti condivisi di rilevanza mondiale (prodotti software open source come Linux, enciclopedie come Wikipedia, ecc.) il cui impatto sociale è oggi evidente, alla partecipazione a gruppi di discussione tematici (community) e, in un certo qual modo, al file sharing (che rende disponibili fonti informative alternative agirando la censura intrinsecamente operata dai sistemi distributivi centralizzati).

Il fenomeno Blog

Il desiderio di condividere idee, progetti, esperienze personali, combinato con quello di essere identificabile come “produttore di contenuti”, è alla base del fenomeno Blog che combina la natura “accentratrice” del sito web con quella “partecipativa” propria delle community. Il Blog per sua natura è sempre più un contenitore per elementi di natura eterogenea sia per forma meidatica (testi, foto, musica, video, codice, ecc.) che per i temi trattati: il loro comune denominatore è spesso semplicemente il loro autore. Tuttavia e facile individuare gruppi di elementi non disgiunti che presentano affinità semantiche; tali affinità vengono esplicitamente rappresentate associando delle etichette (metatags) ai diversi elementi: in questo modo i diversi elementi, pur mantenendo la loro atomicità, sono collegati attraverso le etichette che ne descrivono il significato.

Motori di ricera, Portali, Aggregatori di blog

Motori di ricerca e portali costituiscono la principale modalità di accesso a informazioni e servizi pubblicati in rete attraverso siti web. Nella loro natura di sito web anche i blog possono essere indicizzati con motori di ricerca “tradizionali”; tuttavia la genesi dei blog come risposta alternativa ai “siti istituzionali” e l’uso sistematizzato della taggatura dei contenuti ha portato allo sviluppo di forme aggregative dei blog con funzioni di ricerca basate su tag (l’esempio più famoso è probabilmente Technorati): in questo caso sono i blog stessi ad essere taggati in funzione dei contenuti e quindi e ricercabili per arogmento trattato. Inoltre i blog stessi possono collegare i propri post inserendo degli appositi riferimenti nei post di altri blog costruendo così una sorta di rete trasversale ai blog.

Distributori e Aggregatori di informazione

Gli sviluppi più interessanti sono però legati alla disponibilità dei singoli contenuti e delle loro descrizioni (metadati) in formati standard come RSS, il che rende possibile l’aggregazione semantica di contributi provenienti da diverse fonti. Lo stesso standard RSS è utilizzato da molti fornitori di servizi on-line per la condivisione/distribuzione di contenuti: i podcast di iTunes, le notizie pubblicate dai quotidiani on-line, le foto di Flickr, sono tutti distribuiti come feed RSS.

I metatag con cui vengono etichettati i contenuti costituiscono quinidi dei legami anche fra contenuti distribuiti da fornitori diversi: blog, giornali, podcast, ecc. Purtroppo il valore di una corretta taggatura dei contenuti non è ancora compresa appieno dai produttori di informazione (ad esempio il feed di Punto Informatico ne è sprovvisto, mentre in altre testate non è utilizzato per descrivere il contenuto dell’articolo ma solo per classificarlo: esteri, spettacolo, ecc.) e d’altra parte anche la rappresentazione dei tag nei feed non è standardizzata.

Tuttavia le infrastrutture tecnologiche disponibili offrono già ottimi spunti per cominciare a progettare sistemi di individuazione e aggregazione di contenuti e servizi basate sull’integrazione e l’analisi dei metadati associati a ciscun elemento informativo.

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