Il 26 maggio verrà rilasciata la release 4.0 della suite Business Objects, la prima nata dai laboratori SAP. La settimana scorsa si sono tenuti a Roma e Milano due eventi, organizzati da SAP, dedicati alla NEXT GENERATION BI, in cui sono state presentate le novità più rilevanti introdotte dalla nuova release.
I prodotti della linea Business Objects sono focalizzati su due aree fondamentali: la Business Intelligence (BI) e l'Enterpirse Information Management (EIM). In entrambe le aree sono state presentate diverse novità che rilanciano il posizionamento della suite rispetto ai competitor.
Business Intelligence
I prodotti della suite di Business Intelligence sono stati ripensati in modo da favorire l’interoperabilità fra le componenti applicative sia al livello di interfaccia utente (user experience) che di funzionalità (interscambio di dati e metadati). Ecco le più interessanti novità componente per componente:
- Designer: la nuova versione consente di integrare più sorgenti dati (tecnologicamente eterogenee – Oracle, DB2, Teradata, ecc.) nello stesso strato semantico: il motore genera le opportune query sql per ogni database coinvolto nell’interrogazione e integra i risultati ottenuti applicando gli operatori relazionali come union, join, ecc. In questo modo qualunque componente applicativa, che acceda ai dati di interesse attraverso un universo, fruirà dell’insieme di informazioni distribuite su più database come se appartenessero ad un’unica sorgente informativa;
- Dashboard (Celsius): la nuova versione si emancipa da Excel (ma non da Flash): lo strato informativo a supporto di un cruscotto può essere definito direttamente a partire dagli oggetti di un universo senza dover ricorrere ad Excel (il cui uso rimane come soluzione alternativa); il rendering dei cruscotti in HTML5 per il momento è procrastinato in quanto non tutte le funzionalità garantite da Flash sono disponibili in tale standard; in compenso durante l’evento è stata presentata una demo di un cruscotto Xcelsius che girava su piattaforma Android (Samsung Galaxy Tab 7″ e 10″).
- Explorer/Exploration View: lo strumento di self-service BI caratterizzato da una modalità di ricerca google-like consente ora di esportare verso Excel o Web Intelligence le informazioni ottenute come risultato delle interrogazioni; inoltre lo stesso motore utilizzato da explorer per supportare le attività di ricerca e navigazione degli “information spaces” supporta anche lo sviluppo di dashboard realizzati con un nuovo tool: Exploration View. Come Explorer, anche Exploration View ha una sia versione web che un’applicazione dedicata per iOS (iPhone e iPad) tramite cui è possibile navigare i cruscotti realizzati su web;
- Web Intelligence/Mobi: la nuova versione di Web Intelligence arricchisce la library di nuovi grafici (es. tag cloud) e nuovi template con la possibilità di collegare varie sezioni dello stesso report pilotandone il contenuto dinamicamente attraverso opportuni elementi di controllo o filtri; inoltre è previsto il rilascio di un’applicazione per iOS denominata Mobi che consentirà di visualizzare i report di Web Intelligence su iPad (in maniera alternativa a quanto già è possibile fare ora con il generico supporto per i vari smartphone – es. blackbarry);
- Crystal report: ora è possibile integrare nei report pixel-perfect di tipo operativo anche indicatori grafici di Dashboard (Xcelsius); inoltre è stata inserita la possibilità di condividere dati fra Crystal e Explorer;
- Analysis: i tool di navigazione OLAP provenienti dalle due esperienze SAP (ex analyzer) e BO (voyager) sono confluiti in un unico tool denominato Analisi;
- Live office: la nuova versione consente l’accesso sia agli universi che alle fonti OLAP gestite da Analisi, dando la possibilità di esportare verso PowerPoint grafici e tabelle realizzate in Excel senza perdere la possibilità di aggiornarne i contenuti a posteriori.
Enterprise Information Management
I prodotti della suite di EIM sono stati pensati per coprire tutte le diverse fonti informative presenti in azienda: informazioni strutturate (basi di dati), informazioni non strutturate (documenti, email, internet forum, social network, ecc.), eventi generati da processi e strumenti di misurazione (workflow di approvazione documentale, richieste di supporto, sonde fisiche, ecc.). Anche qui è possibile procedere per componenti:
- Data Services: oltre agli strumenti di ETL (Data Integrator) e data quality (le cui funzionalità sono ora disponibili anche sotto forma di SDK) il prodotto include diverse funzionalità per il trattamento delle fonti dati non strutturate. Fra le funzionalità di analisi testuale, rientra la definizione di specifiche tassonomie proprie del dominio applicativo utilizzate per interpretare il significato dei termini presenti all’interno dei testi analizzati e classificarne il contenuto (sfortunatamente la lingua Italiana al momento non è supportata). Fra le altre novità introdotte per migliorare l’interoperabilità con i prodotti della linea ERP, rientra l’integrazione in Data Services degli estrattori attraverso cui sarà più agevole alimentare qualsiasi base dati (non solo BW) a partire dai modelli dati dei moduli SAP.
- Information steward: sono state integrate in un unico punto di accesso funzionalità di data profiling/data quality monitoring per il rilevamento della natura e della qualità dei dati gestiti, di metadata analysis per la definizione di metadati tecnici e la conduzione di “analisi di impatto”, di gestione di un business glossary per la definizione unica delle informazioni al livello di business, di definizione delle cleansing rules per la certificazione delle regole di pulizia dei dati; è stato disegnato un unico strumento che integrasse e coordinasse i contributi che le diverse tipologie di utenti (tecnici e business) devono offrire per la gestione del patrimonio informativo di un sistema di Business Intelligence
- Event Insight: strumento basato sulla tecnologia CEP di Sybase (acquisita da SAP nel 2010) attraverso cui è possibile monitorare e selezionare gli eventi di interesse trasmessi (generalmente in grandi quantità) da una o più “sorgenti” per costruire trend, allert e KPI; tali informazioni possono essere utilizzate per alimentare cruscotti di monitoraggio in tempo reale, realizzati ad esempio con Xcelsius, per attuare il paradigma sense-act proprio della operational BI.
Infine sono state presentate interessanti novità relativamente alle soluzioni di in-memory computing che SAP sta sviluppando da circa un decennio nei suoi centri di ricerca. Con la tecnologia HANA, basata su un DBMS colonnare con architettura di tipo massive parallel processing, è possibile compiere complesse elaborazioni su grandi moli di dati in real-time offrendo maggiore flessibilità e tempesitività nella conduzione di attività di Business Intelligence su strutture dati di tipo relazionale (in forma normalizzata) con tempi da multi-dimensionale. La stessa tecnologia sarà applicata anche agli strumenti di pianificazione e controllo e agli ERP offrendo (oltre all’incremento di prestazioni su tali sistemi) una soluzione di real-time Business Intelligence alternativa al real-time data warehousing (che prevede l’elaborazione in modo continuo dei dati inseriti/modificati sui sistemi operazionali mediante tecniche di CDC e procedure di ETL/ELT).
Salve Stefano, mi chiamo Morena e ho da pochi mesi iniziato a lavorare in campo Business Intelligence. Ora sto lavorando con BO (ma le mie prime esperienze le ho fatto con Pentaho).
Ti scrivo perchè ho un dubbio, e cercando materiale in rete ho trovato il tuo blog. Non riesco a “sfruttare” la nuova funzionalità del Designer di integrare più sorgenti eterogenee, e sulla guida ufficiale non sono riuscita a trovare nulla che mi aiutasse. Cioè proprio non ho capito tecnicamente come si fa! Forse è una domanda stupida, ma sono alle prime armi :) Spero che saprai aiutarmi. Un saluto!